ALLE 11 DI DOMANI SCATTA LA 50^RIETI-TERMINILLO 48^COPPA CAROTTI

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09/07/2011 - Si sono svolte oggi le due salite di prove del settimo round del Campionato Italiano Velocità Montagna, sui 14,8 Km del tecnico tracciato reatino da Lisciano a Campoforogna, corsa valida anche per l’Europeo. La gara si deciderà su manche unica. Faggioli, Nappi, Camarlinghi, Iaquinta e Magliona su Osella, Cinelli su Lola e Merli su Picchio protagonisti della vigilia.

Partirà alle 11 di domani la 50^ Rieti – Terminillo 48^ Coppa Carotti, settima prova del Campionato Italiano Velocità Montagna, la gara ben organizzata dall’Automobile club Rieti in collaborazione con la provincia, ha anche validità per il Campionato Europeo della Montagna. La doppia massima validità è preziosa occasione per i migliori nomi della specialità in arrivo da tutto il continente di misurarsi con i rinomati specialisti delle corse in salita di casa nostra.
Gli organizzatori, come di consueto hanno lavorato su molti particolari inerenti la competizione, particolarmente curato l’aspetto sicurezza dove a supporto del numeroso personale addetto, sono state previste ben quattro postazioni di soccorso avanzato grazie alla partnership con Heart Life.

Il tracciato della Rieti Terminillo è famoso per la sua scorrevolezza e tecnicità, che ne rendono particolarmente difficile l’interpretazione. Per la maggior parte delle vetture team e piloti hanno scelto un set up rigido con carico aerodinamico non pronunciato e mescole di gomme medie, per trovare il miglior compromesso tra la calda parte bassa del tracciato e la parte in quota.

Le due manche di prova sono state un preludio delle sfide accese che domani infiammeranno il Terminillo, che attende il vincitore della 50^ edizione della storica gara. Immediatamente in evidenza si è messo il fiorentino dell’Osella FA 30 Zytek Simone Faggioli, conoscitore della potente prototipo monoposto di gruppo E2/M e del difficile tracciato, per cui capace di trovare rapidamente delle soluzioni efficaci da provare, ottenendo anche il miglior riscontro cronometrico seppur indicativo durante le prove, dove non si stila classifica. Il sei volte tricolore e due volte europeo non ha nascosto la sua consapevolezza per la difficoltà della gara, dove è presente una agguerrita, quanto accreditata concorrenza. Anche il partenopeo Piero Nappi con una FA 30 gemella di quella di Faggioli è stato subito un ottimo interprete del percorso, studiando attentamente la strategia che adotterà in gara. Bene in evidenza con buoni riscontri cronometrici anche il trentino Christian merli, tornato al volante della sua Picchio P4 di gruppo E2/B spinta da motore turbo, che ha mostrato di essere molto a suo agio sullo scorrevole tracciato, lasciando ben sperare il driver Vimotrsport ed il team per la gara. Dopo le prove sulla vettura sono al lavoro gli uomini del Team Tschager per Controllare ogni particolare della biposto abruzzese, dopo il guasto alla turbina che ne ha proibito la presenza a Trento. Tornato in CIVM con desiderio di esserne subito protagonista il pisano Michele Camarlinghi sulla versione PA 30 dell’Osella Zytek, con la quale è stato autore di uno spettacolare “traverso” all’inizio della seconda manche. Dopo aver regolato l’assetto si è rotta la frizione sulla Lola Zytek del pistoiese Franco Cinelli, che ha usato le due salite di prova per testare delle diverse soluzioni. Nella classe 2000 del gruppo E2/M subito in sintonia col percorso il giovane siciliano Samuele Cassibba al volante della Tatuus F. Master, mentre più in difficoltà nell’interpretazione del tracciato è apparso il trentino Adolfo Bottura su vettura uguale. Il papà di Samuele, Giovanni Cassibba è al lavoro per risolvere gli immancabili problemi di gioventù sulla debuttante Wolf GB 08 Mugen, con a quale si aspetta già un netto miglioramento in gara. Si profila un nuovo duello di vertice in gruppo CN tra il leader sardo Omar Magliona ed il calabrese Rosario Iaquinta, entrambi sulle Osella PA 21/S Honda, sulle quali i due duellanti per il successo in gara e gli importanti punti per il comando del tricolore, sono al lavoro per ottimizzare ogni particolare del set up. In fase di miglioramento già nelle due manche di prova il giovane salernitano Angelo Marino apparso molto concentrato per il suo esordio sul Terminillo al volante della Ligier S 49 Honda. Soddisfatto delle due sue prima salite sul Terminillo Ettore Bassi, l’ottimo attore e sempre più bravo pilota sembra aver trovato subito un buon feeling con la vettura ed il tracciato.

In gruppo GT Leo isolani conosce bene il Terminillo e sa come usare i tanti cavalli della sua generosa Ferrari 575 GT1, sulla quale già in prova il set up ha funzionato bene, pur avendo optato di disputare una sola salita. Non ha osato invece il veneto Antonio Forato, che ha preferito studiare meglio il tracciato al volante della potente Lamborghini Gallardo a trazione posteriore di classe CT Cup. Nella stessa classe anche sullo scorrevole percorso ha dato buoni riscontri la Lotus 2 Eleven del bresciano Francesco Abate. Il reggiano “Ragastas” con la Ferrari F430 di classe GT3 ha condotto delle attente prove per puntare in gara l pieno di punti di classe. In classe GT2 il toscano Guido Sgheri vuole il pieno di punti al volante della Porsche 993, ma il giovane catanese Pierdavide Sofia continua in fretta il suo apprendistato al volante della Ferrari 360 del team Isolani.
Un tracciato dove sono importanti doti di potenza e scorrevolezza delle vetture di sicuro in gruppo E1 può favorire l’Alfa 155 V6 del fiorentino Fabrizio Pandolfi, l’alfiere della Giglio Racing che si è distinto in prova. Mentre il teramano Roberto Di Giuseppe attende la salita di gara per chiedere alla sua Alfa 155 GTA di esprimere tutto il suo potenziale dopo la messa a punto conseguente alla sostituzione del motore. Particolarmente in evidenza il napoletano Luigi Sambuco al volante dell’Alfa 155 con la quale ha un eccellente feeling. Avversario scomodo per tutti anche se trasparente ai fini della classifica CIVM, il romano già pluricampione di gruppo Marco Iacoangeli sulla BMW 320.

In gruppo A il leader Rudi Bicciato è stato costretto a fermarsi nella prima salita per lo sfilamento di un manicotto d’aspirazione sulla Mitsubishi Lancer, nella seconda salita il pilota bolzanino della Scuderia Mendola ha fatto emergere subito la sua abilità e l’intesa con la 4x4 giapponese e con il tracciato laziale. Ancora sfortuna per il campano Sandro Acunzo fermo nella seconda salita per un problema alla sua Mitsubsihi Lancer. In classe 2000, sin dalle prove è emersa la superiorità di potenza dell’Alfa 156 Super produzione del locale Claudio Giobbi, poi si profila una avvincente sfida tra l’Alfa 147 Cup, con un’anomala perdita d’olio nella 2^ manche, del pesarese Ferdinando Cimarelli e l’Honda Civic Type-R dell’abbruzzese Serafino Ghizzoni, fermo nella prima salita per un problema d’alimentazione. Dritto al podio di gruppo mira anche il pugliese Gasperino Tinella subito autore di due ottime salite al volante della Peugeot 106 1.6 16V dalla quale però il fasanese spera di ottenere di più.
Particolarmente accesa ed incerta si preannuncia la situazione in gruppo N con il leader Lino Vardanega che ha preferito non fare la seconda salita per regolare al meglio l’assetto della Mitsubishi EVO X, ma l’inossidabile veneto si dovrà difendere dai sicuri attacchi del bresciano Maurizio Abate e dello sloveno Ales Prek, entrambi anche loro sulle Lancer apparsi subito molto decisi a puntare al successo, anche se trasparenti ai fini del CIVM. Costretto all’abbandono sulla prima salita il salernitano iovanni Del prete per un problema al motore della sua Mitsubishi lancer, adesso il pilota Rubicone corse è al lavoro unitamente al team per cercare di prendere il via in gara. In classe 2000 il duello per il pieno di punti si restringerà tra le Honda Civic del potentino Achille lombardi, limitato da un problema al cambio, contro il pugliese Oronzo Montanaro soddisfatto dell’esordio al volante della Civic curata da Ciarcelluti. In classe 1600 il giovane Cosimo Rea ha prenotato un posto primo attore dopo le buone prove al volante della Citroen Saxo, sulla quale ha risolto le noie al motore che hanno caratterizzato l’inizio stagione.

In gruppo Racing Start se il migliore interprete del tracciato è stato Attilio Salvatori sulla Renault New Clio, l’abruzzese Paolo mancini è pronto all’assalto con la versione RS della Clio, ma al bottino di punti mira anche il toscano Andrea Marchesani con la sua Fiat 500.